Visita il mio negozio ebay Fashionissimo in sella e oltre...

Fashionissimo in sella e oltre
Fashionissimo in sella e oltre
Visita il mio Negozio eBay:Fashionissimo in sella e oltre
Aggiungi ai Negozi preferiti
Pantaloni da equitazione Tosoni
Guanti horses
Stivali classici
Polo Ralph Lauren
Visita il mio Negozio eBay:Vai al Negozio eBay dell'utente Fashionissimo in sella e oltre

lunedì 23 gennaio 2012

Il figlio di Varenne nella guardia di finanza

La scuderia del "Fondo unico giustizia" – ossia dell’Erario - ha un asso nella manica. È Mustang Grif, il figlio del mitico Varenne, il cavallo che nella sua carriera ha vinto ben 53 Gran Premi. È il provento di un’operazione della Guardia di finanza che ha portato al sequestro di 12 cavalli, effettuata ai danni di un imprenditore veneto che frodava il fisco e i suoi dipendenti per investire nella sua unica passione: l’equitazione.

sabato 14 gennaio 2012

Volteggio come ippoterapia

Nel circolo equestre di Spresiano (Treviso) dove Arep Onlus da tre anni svolge attività di ippoterapia con fisioterapisti e psicologa nel segno dell'integrazione tra cavalli, persone disabili e non, viene svolta una pratica sportiva che probabilmente non è molto conosciuta: il volteggio.

La pratica del volteggio è una disciplina equestre che rappresenta in realtà il primo approccio al cavallo da parte dell’uomo. Sin dalla preistoria, infatti, l’uomo cerca di rincorrere e salire “al volo” sul cavallo, mantenendosi in equilibrio. Percorrendo la storia, il volteggio si è evoluto ed affinato sia nell’arte circense che nel rigore della Scuola di Cavalleria di Hannover che prevede il volteggio come attività propedeutica all’approccio con il cavallo.

Oggi la disciplina del volteggio contempla, oltre alla forma ludica e agonistica, anche uno sport riabilitativo per persone diversamente abili. Questa fantastica e spettacolare disciplina consiste in una serie di esercizi atletici ed acrobatici in cui gli atleti si esibiscono sulla schiena del cavallo fino a tre alla volta aiutandosi a salire e mantenendosi in equilibrio. Il cavallo procede in un circolo di circa quindici metri di diametro al passo o al galoppo tenuto alla corda (longia) da una persona posta al centro del circolo (longeur).

La squadra può essere composta da atleti diversamente abili e normodotati ed è così che, attraverso la semplicità del gioco e dello sport, il volteggio offre la possibilità di un’integrazione voluta e rispettata in tutta le sue peculiarità. Inoltre, permette di integrare anche disabilità differenti e coinvolgere per esempio bambini con autismo, che riescono e sentono il bisogno di comunicare per essere aiutati ad esempio a salire a cavallo dal loro compagno di squadra.

Quest’anno presso il Circolo equestre di Spresiano (Treviso) si sono svolti i Campionati Veneti di volteggio che hanno premiato con il Trofeo Challenge la squadra prima classificata composta da diversamente abili. La squadra è guidata dal longeur Nelson Vidoni dell’Asd la Fenice di Verona. Oltre a questi ragazzi Nelson collabora anche con alcuni Ceod proponendo il volteggio come attività ludica anche a persone con disabilità mentale di età media di 40 anni.

Il volteggio è uno sport dunque per tutte le età e per tutti. Consente attraverso il gioco di approcciarsi al mondo del cavallo con la sicurezza ed il coinvolgimento di un gioco di squadra, ed è sicuramente un’opportunità di integrazione da cogliere… al volo!

mercoledì 11 gennaio 2012

La storia del cavallo al British Museum

Quando gli indiani d’America li videro per la prima volta erano convinti di trovarsi di fronte una creatura sacra, che meritava di essere libera e venerata. Da quell’adorazione nacquero i cavalli selvaggi americani, i mustang. Basta questo per raccontare, in sintesi, l’importanza che ha avuto per lo sviluppo della civiltà umana l’allevamento dei cavalli. A celebrare questo rapporto con “l’altro” grande amico dell’uomo è una mostra del British Museum in programma dal 24 maggio al 30 settembre, in concomitanza con i giochi olimpici di Londra 2012.

«Ci sono probabilmente cavalli da qualche parte in ogni galleria del museo, - dice John Curtis, curatore della mostra - dalle sculture assire a quadri di epoca moderna. I cavalli sono familiari e onnipresenti nella storia umana, ma passano per lo più inosservati. Vogliamo mostrare, con questa mostra, la loro importanza nella storia. Il cavallo era un motore dello sviluppo umano e, fino a una generazione fa, parte dell’esperienza quotidiana anche nel cuore di Londra».

Erano tanti i cavalli nelle strade della capitale inglese, come nelle altre città europee, sfoggiate da grandi borghesi come moderne fuoriserie. E anche supporto a qualsiasi lavoro, come utilitarie e furgoni. Un detto diceva che alla fine del ventesimo secolo la città sarebbe stata sepolta da una marea di letame. «Ora se ne sono andati completamente in una volta sola - commenta l’altro curatore Nigel Tallis - Molti abitanti della città non vedranno mai un cavallo per strada, tranne quelli della polizia».

La mostra mette insieme decine di opere, tra cui un carro d’oro in miniatura trainato da quattro cavalli, realizzato circa 2.500 anni fa, parte del tesoro di Oxus, re della Persia. Molti i reperti Assiri, popolo che deve alla scoperta della ruota e alla successiva invenzione del carro da guerra, il segreto della sua espansione territoriale. E come non ricordare la figura del “cavaliere” nell’immaginario collettivo europeo e particolarmente in quello inglese.

I curatori della mostra, inoltre, vogliono che l’esposizione sia vista anche come un omaggio alla più grande allevatrice di cavalli londinese: la regina Elisabetta II.

martedì 10 gennaio 2012

Verso le Olimpiadi 2012

Mancano duecento giorni a Londra 2012 e il movimento olimpico festeggia il centenario dell’ingresso degli sport equestri all’ombra della fiaccola che illumina i Giochi: l’avventura di cavalli e atleti partì a Stoccolma, nel 1012, e da allora non si è mai fermata.
L’anno nuovo è partito così, con questo splendido riferimento a fare da spartiacque. C’è chi ha già il biglietto per le Olimpiadi inglesi in tasca e chi spera di staccarlo presto. Il numero dei partecipanti sarà ufficiale tra poco più di un mese e mezzo, il 1° marzo. Anche l’Italia è in ballo, si sa, per il dressage e per il completo.
In assoluto, si tratterà di un evento due volte straordinario. Per l’importanza assoluta di un’Olimpiade e per la ricorrenza dei cento anni olimpici dell’equitazione. Ci si aspetta molto dalle gare in programma a Greenwich Park e molto si sta lavorando per prepararle al meglio. “Stiamo costruendo un emozionante centesimo anniversario per lo sport equestre alle Olimpiadi – l’impegno-promessa di Catrin Norinder, direttore olimpico per la FEI – Duecento cavalli e altrettanti cavalieri si sfideranno per l'oro individuale e per quello a squadre, per l’argento e per il bronzo nel completo, nel dressage e nel salto ostacoli”.
La cerimonia di apertura dei Giochi della XXX Olimpiade, il 27 luglio, sarà seguita da dodici giorni di competizione equestre e, per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, l'evento finale sarà il Gran Premio di dressage freestyle to music, il 9 agosto.
Intanto, proprio oggi la FEI ha fissato un altro punto fondamentale, scegliendo ufficialmente il tipo di terreno che verrà utilizzato sul campo gara di Greenwich Park tanto per i Giochi quanto per gli eventi equestri delle Paralimpiadi. I test sono stati condotti nei pressi di Preston, nel nord dell’Inghilterra, e hanno permesso di mettere a punto una mescola di sabbia, feltro e fibra. La sperimentazione si è conclusa poco prima di Natale, il 21 dicembre, quando i cavalieri internazionali

lunedì 9 gennaio 2012

A galoppo da Mosca a Parigi

Nel 2012 i cosacchi russi si propongono di effettuare una marcia a cavallo da Mosca a Parigi in occasione del bicentenario della vittoria della Russia nella Guerra Patriottica del 1812. Non sarà una marcia dei vincitori. L’iniziativa è dedicata al ricordo dei guerrieri russi e francesi nonché è destinata a divulgare presso i contemporanei la razza equina del Don.
Attualmente il numero dei cavalli del Don in Russia si è notevolmente ridotto – ci sono circa duecento contro sessantamila che erano disponibili nelle truppe dell’ataman Platov, c’è anche un problema di trovare agili cavalcatori. Per questo motivo i preparativi per la marcia “Mosca-Parigi” erano stati avviati quasi ad un anno dalla partenza,- ha detto Alexandr Bukovsky, uno degli organizzatori del progetto, presidente del Fondo pubblico di beneficenza pan russo per la rinascita dei valori “Patrimonio della Russia”:

Un principio di base della selezione dei partecipanti è, sicuramente, la capacità di maneggiare i cavalli. Per superare il percorso tracciato occorre essere agili cavalcatore. Penso che la marcia durerà circa due-tre mesi. Vogliamo avvicinarci al massimo alla storia e superare la maggiore parte del percorso proprio a cavallo.
Secondo le previsioni il percorso dei cosacchi passerà per il territorio di Russia, Bielorussia, Polonia, Lituania, Germania e Francia. Per il momento tutti i paesi interessati dall’iniziativa, fatto salvo per la Polonia, hanno già approvato il progetto e sono disponibili a fornire ogni assistenza ai suoi organizzatori.

domenica 8 gennaio 2012

Da ippodromi a centri di ippoterapia

Questa la proposta che lancia l’aversano Luciano Gentile, vicepresidente dell’Associazione nazionale italiana di riabilitazione equestre (Anire) attraverso agenziaimpress.it.


Nata nel 1980 l’Anire, che ha sede a Milano, da sempre si propone di rieducare e riabilitare i portatori di handicaps fisici e mentale mediante l'impiego del cavallo e di promuovere la pratica equestre a scopo ricreativo e sportivo, promuovere la ricerca scientifica nel settore, promuovere l'organizzazione e la diffusione della riabilitazione equestre in Italia, formare operatori specializzati nella terapia che usa come mezzo il cavallo.


Prendendo avvio dalla ipotizzata chiusura di alcuni ippodromi italiani per le ricadute che avranno su di essi i tagli imposti dal decreto “Salva Italia” Gentile lancia l’idea di riconvertire quelli destinati a chiudere trasformandoli in strutture d’eccellenza per ippoterapia. “Sarebbe – dice il vicepresidente dell’Anire, che è medico di professione – una gestione a costo zero attraverso l’impiego di strutture e animali già esistenti e la ricollocazione del personale da trasformare in addetti specializzati nel percorso sanitario riabilitativo con l’impiego del cavallo”.


Una soluzione che Gentile propone da anni, data l’importanza che ha l’ippoterapia per il recupero di disabili, tossicodipendenti ed ex carcerati, attraverso una apposita associazione nata nel 1986 e riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica. Una soluzione sostenuta da ben 12 proposte di disegni di legge, purtroppo fermi al parlamento, presentati per avviare una collaborazione dell’Anire con l’Unire (Unione per l'incremento delle razze equine, ente morale costituito presso il ministero dell'Agricoltura e delle Foreste).


“La nostra attività è riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità e dal ministero del lavoro – ricorda il medico – e oggi possiamo contare su 150 centri autogestiti nei quali l’ippoterapia da speranza ai malati e a chi cerca un’opportunità di riscatto in questa società”. Il mio – continua Gentile – è un vero e proprio appello al Ministro dell’Agricoltura perché abbiamo un grande bisogno di dare impulso all’ippoterapia avviando una fattiva collaborazione con i proprietari degli ippodromi per trasformarli in centri d’eccellenza per il trattamento e il recupero di pazienti affetti da malattie che, come ormai è ampiamente dimostrato, ottengono risultati eccezionali con questo tipo di cura”. “Sarebbe – conclude Gentile – un modo fantastico per far sopravvivere gli ippodromi destinati a chiudere i battenti”.

venerdì 6 gennaio 2012

La filosofia degli Horse Angels

Gli Angeli dei cavalli, in gran parte di sesso femminile, proprio come le affascinanti protagoniste del famoso telefilm degli anni ‘80, si occupano di informare e sensibilizzare l’opinione pubblica, non solo la cerchia di chi pratica sport equestri, sul mondo degli equini a 360°. Gentili sì, ma determinate a far valere i diritti degli animali, in particolare ad assicurare la certezza di un futuro a tutti, anche quelli non perfettamente sani, anziani, scartati dai circuiti agonistici perché infortunati o non “performanti”. Per Horse Angels non ci sono cavalli inutili e dunque, fra gli obiettivi primari dei volontari attivisti c’è quello di trovare in tutta Italia adottanti e ri-collocazioni, sicure e definitive. Nella nostra provincia sinora sono solo due i cavalli che hanno trovato casa. Per loro sono in corso le procedure di controllo post-affido. Horse Angels controlla e segue i potenziali adottanti, prima, durante e dopo l’accoglienza dei cavalli.

“Per essere idonei al programma di adozione, un cavallo è per sempre, altro che un diamante – spiega Francesca Pisati - bisogna avere determinati pre-requisiti, accettare le condizioni esposte nel regolare contratto di adozione che va sottoscritto, dopo aver inoltrato la domanda di idoneità. È tutto scaricabile dal nostro sito www.horse-angels.it . Il nostro unico obiettivo è la tutela dei cavalli, spesso, ma non sempre, provenienti da situazioni di trascuratezza o abbandono. Chi adotta dunque deve prima di tutto sapere che non lo fa per avere un cavallo gratis, né perfetto, né per trarne in alcun modo reddito, ma assumendosene responsabilità per tutta la vita, regalandogli finalmente la certezza di un futuro che non sia il macello. Ma con la giusta consapevolezza e preparazione, soprattutto chi ha la possibilità di tenere il proprio cavallo a casa, in campagna, sappia che i costi sono davvero accessibili e soprattutto chi ha bambini potrà contare su un educatore alla calma e gentilezza straordinario: il cavallo!”.

martedì 3 gennaio 2012

La fine di Ippodromi e cavalli

Salvate i cavalli dal macello. E con essi salvate le maestranze che lavorano nel settore ippico. Appello lanciato da un settore – quello del mondo delle corse equine – che è in profonda crisi. Non ci sono più scommettitori, manca il pubblico, i gran premi costano troppo così come mantenere i cavalli. Insomma è una catastrofe senza precedenti.
E c’è un rischio fondato: animali venduti – magari all’estero – per alimentare il mercato delle corse clandestine dove non si guarda per il sottile se il cavallo è o meno dopato. Alimentare quindi la malavita organizzata che nel settore è sempre in agguato e pronta a sostituire le corse normali con quelle truccate.
In conclusione oltre a numerosi posti di lavoro ci sono migliaia di cavalli a rischio macellazione. La legge, per altro, impone che non si possa utilizzare a scopo alimentare la carne di cavalli provenienti dagli ippodromi. Dunque l’ipotesi è quella che le povere bestie finiscano in macelli abusivi.

L'Emilia Romagna verso l'equitazione alle Olimpiadi

 Il forlivese Piero Sangiorgi è ad un passo dal centrare la sua seconda olimpiade dopo quella di Pechino. Il maestro di dressage dovrà attende il 31 marzo, quando la federazione diramerà i nomi dei convocati.

domenica 1 gennaio 2012

Rolex Fei World Cup a Mechelen

Gregory Wathelet e Copin van de Broy si sono aggiudicati il Gran Premio del CSI-W di Mechelen, che ha visto scendere in campo 38 binomi, otto dei quali, con percorso netto nel base, hanno avuto accesso al barrage. Il cavaliere belga ha fermato il cronometro su 36.69: tempo che gli ha permesso di avere la meglio su Kevin Staut e Silvana HDC, per la Francia (36.80). Al terzo posto, ancora il Belgio, con Rik Hemeryck in sella a Quarco de Kerambars (37.45). Seguono: Hans-Dieter Dreher (Magnus Romeo); Denis Lynch (Abbervail vh Dingeshof); Manuel Anon Suarez (Rackel Chavannaise); Harrie Smolders (Regina Z); Janika Sprunger (Uptown Boy).
Il 1° caporal maggiore Roberto Cristofoletti, con 12 penalità nel percorso base, ha piazzato Bukowskis Belisario, compagno di medaglia d’oro ai Campionati Italiani Assoluti 2011, in 27° posizione.
Il binomio, con un doppio zero e il tempo di 39,49, ha conquistato l’ottava posizione nella 150 di mercoledì.