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domenica 30 settembre 2012

Cavallo Oldenburg

La razza dell'oldenburg ebbe origine nel Seicento, principalmente grazie all'impegno del conte Anton Gunther von Oldenburg che utilizzò come capostipite lo stallone mezzosangue Kranich e giumente Frisone.
Sulla base di sangue frisone furono aggiunti apporti di sangue spagnolo, berbero, napoletano e mezzosangue inglese e, in seguito, anche di purosangue inglese, cleveland bay, hannover e franco-normanno. Dapprima fu impiegato come cavallo da traino e poi nei lavori agricoli. Oggi la razza è rappresentata da soggetti da sella molto versatili, ancora di grossa taglia, che hanno mantenuto il movimento delle ginocchia tipico dei cavalli da tiro, benché molto più sciolto.
La testa può essere definita normale, ma sincera. Il profilo è rettilineo, anche se talvolta tende ad essere leggermente montonino.
Il collo è lungo e molto robusto, ma riflette ancora il passato di cavalla da carrozza dell'oldenburg.
Nell'oldenburg moderno le caratteristiche fisiche del cavallo da tiro, con particolare riguardo alle spalle e alla lunghezza del dorso, sono state in gran parte eliminate grazie all'influsso di sangue del purosangue inglese.
 
 

sabato 29 settembre 2012

Cavallo Holstein

Nell'holstein si rilevano l'influenza del purosangue inglese e dello yorkshire coach horse, che portò alla razza la tipica azione ampia ed elevata e il temperamento docile. Al purosangue invece, il compito di produrre un soggetto più adatto alle competizioni. L'hostein attuale è dunque un cavallo di qualità, che ottiene ottimi risultati nel salto, nel dressage e nel completo.
La testa del vecchio holstein era più pesante, spesso con profilo montonino. All'infusione di sangue di purosangue inglese si deve la maggior raffinatezza del capo dell'animale attuale, che oggi è quello di un cavallo da sella di qualità, con grandi occhi vivaci e orecchie ben posizionate.
Grande importanza viene data alla qualità delle andature: il passo è lungo, sciolto ed elastico e l'azione uniforme. Il trotto, energico, molto bilanciato e ritmico, copre un lungo tratto di terreno, è tollerato un piccolo movimento del gicnocchio. Il galoppo è fluido ed equilibrato.

lunedì 24 settembre 2012

Cavallo Hannover

Il cavallo a sangue caldo di maggior successo è probabilmente l'Hannover, conosciuto in tutto il mondo come soggetto da dressage e da salto. E' il risultato di un meticoloso incrocio di linee di sangue compatibili, supportato da un rigoroso processo di selezione.
La razza hannover venne fondata nel 1735 nella scuderia di Celle, istituita da Giorgio II, elettore di Hannover e re d'Inghilterra. Inizialmente Celle si basava su 14 holstein neri, possenti cavalli da tiro nati da fattrici indigene incrociate con sangue orientale, spagnolo e napoletano. In seguito fu introdotto sangue purosangue inglese. Ne derivò un cavallo più leggero di migliore qualità.
Dopo la seconda guerra mondiale la politica della scuderia si rivolse alla produzione di cavalli da competizione. I trakehner futono utilizzati per rinforzare il gruppo.
Gli hannover sono molto apprezzati per il carattere calmo e obbediente e per la loro affidabilità.
La testa pesante e rozza dell'hannover vecchio stampo utilizzato nell'agricoltura ha acquisito qualità grazie all'influsso del purosangue inglese. Gli esemplari moderni hanno testa più leggera, di taglia media, ben delineata, espressiva, con occhi grandi e vivaci.
Il dorso è di media lunghezza e di struttura robusta, con lombi particolarmente potenti, adatti ad un saltatore.
Il tipo di azione di questa razza è sorprendente. E' retta, molto energica ed elastica, con scarso o nessun impegno del ginocchio e una lunga falcata.

sabato 22 settembre 2012

Cavallo Trakehner

Il trakehner è una razza molto antica. Fra tutti gli esemplari a sangue caldo è probabilmente il più vicino all'ideale del moderno cavallo da competizione. Spesso viene usato per migliorare altre razze.
All'inizio del XIII secolo la Prussia orientale fu colonizzata dell'Ordine dei CavalieriTeutonici, che fondarono le scuderie di Trakehner utilizzando come base una razza locale, la Scheweiken.
Nel 1913 la maggior parte degli stalloni trakehner era purosangue.
La testa ben delineata dei trakehener mostra gli influssi del purosangue inglese e dell'arabo e rivela tutte le qualità che hanno valso alla razza il titolo di "nobile". Possiede anche un carattere e un'espressione inconfondibili, non semrpe così evidenti in altri soggetti a sangue caldo.
Detiene un posto di primo piano nelle competizioni internazionali.
Il trakehner possiede un'eccellente conformazione, che nell'insieme ricorda quella del purosangue inglese. E' una razza straordinariamente equilibrata, atletica, agile e dotata di una grande libertà di movimento in tutte le andature.
 
 

giovedì 20 settembre 2012

Cavallo danese a sangue caldo

All'inizio del XIV secolo i monaci cistercensi dell'Holstein crearono delle scuderie dove le grosse giumente della Germania settentrionale venivano incrociate con i migliori stalloni spagnoli.
Il cavallo fu selezionato da incroci di giumente locali con stalloni purosangue di vaire razze e paesi. Le fattrici erano mezzosangue, in genere di origine frederiksborg/purosangue inglese. Da queste derivò un soggetto base abbastanza robusto per la ripoduzione di cavalli adatti ad ogni competizione, molto richiesti a quei tempi.
Il profilo, che raramente presenta imperfezioni, mostra tutti gli attributi desiderabili per un cavallo da competizione. Essendo naturalmente equilibrato, il danese a sangue caldo eccelle nel dressage, ma è anche un ottimo soggetto da cross.
Il garrese si fonde con l'inclinazione della spalla adatta alla monta, assicurando la migliore posizione per la sella.
L'influenza del purosangue inglese è particolarmente evidente osservando la testa. L'espressione è mansueta, intelligente, coraggiosa ed esprime saggezza. L'effetto globale è di grande bellezza.
Oggi il danese a sangue caldo è fra i migliori esempi di cavalli moderni da competizione allevati in Europa. Ha mantenuto un temperamento eccellente e possiede grande vivacità e coraggio.
 
 

lunedì 17 settembre 2012

Cavallo Selle Français

Dal 1958 il cavallo francese a sangue caldo è detto le cheval de selle français.
Nel XIX secolo gli abili allevatori della Normnadia importarono stalloni mezzosangue e purosangue inglesi per incrociarli con i propri vigorosi e versatili, ma ordinari, soggetti di ceppo normanno. Furono prodotti due tipi di incroci: un veloce trottatore, che divenne il trottatore francese e l'anglo- normanno, da cui in seguito derivarono un cavallo da sella e uno da tiro. Il primo era il prototipo del selle français.
Gli attuali soggetti di razza discendono per il 33% dai purosangue inglesi, per il 20% da anglo- arabi, per il 2% da trottatori francesi e per il 45% da stalloni  selle français.
La testa ha perso la grossolanità delle originarie razze normanne, ma nonostante la migliore qualità, ricorda ancora per qualche caratteristica quella del trottatore francese.
Nell'insieme il profilo si avvicina molto a quello del purosangue inglese, ma in genere il corpo e le zampe presentano le marcate catteristiche fisiche del più ossuto trottatore.
L'azione è energica, con falcata lunga, e caratterizzata da una sorprendente agilità. Oltre a una spiccata attitudine al salto, la razza mostra una vivacità superiore a quella di molti altri cavalli a sangue caldo.
 
 

domenica 16 settembre 2012

Cavallo Olandese a sangue caldo

L'olandese a sangue caldo è sostanzialmente il prodotto di due razze indigene olandesi, il gelderland e il più robusto groningen. La razza fu poi perfezionata con apporto di sangue purosangue inglese e rifinita con l'utilizzo di soggetti a sangue caldo francesi e tedeschi.
Questa razza viene sottoposta ad un rigoroso processo selettivo: per la riproduzione si utilizzano solo i soggetti di migliore conformazione fisica, azione e temperamento.
La testa dell'olandese a sangue caldo moderno è quasi uguale a quella del purosangue inglese utilizzato per migliorare la razza.
L'olandese a sangue caldo ha partecipato a concorsi ippici e competizioni di dressage, ma, come molti altri cavalli a sangue caldo, si rivela scarso nelle attività di campagna.
 
 

giovedì 13 settembre 2012

Cavallo mezzosangue welsh

Esiste  da molto più tempo della maggior parte delle razze europee a sangue caldo, ma solo in anni recenti si è cominciato a considerare il mezzosangue welsh come un buon cavallo da competizione, dandone un'immagine positiva, benché in ambiti ridotti.
Per secoli le razze welsh hanno rapprensento una fidata base per l'allevamento grazie alla sagacità dei pony e alla loro resistenza.
La testa ben conformata, con grandi occhi espressivi, trasmette una sensazione di intelligenza e raffinatezza.
Il buon collo è abbastanza lungo da permettere un'adeguata lunghezza delle redini.
Il corpo è compatto e molto proporzionato, con ampio passaggio delle cinghie e costole ben distanziate.
L'incrocio purosangue inglese/welsh cob produce un cavallo molto resistene, dotato di grande stabilitè e piuttosto longevo. E' un animale sensibile ma al tempo stesso adatto alla vita in campagna.
 
 

mercoledì 12 settembre 2012

Cavallo belga a sangue caldo

La razza è stata creata negli anni cinquanta del secolo scorso incrociando i più leggeri cavalli belgi impiegati nei lavori agricoli con il Gelderland allo scopo di produrre un animale da sella più pesante. Era un soggetto compatto e affidabile, ma non brillava per talento né per capacità atletiche. In seguito il Gelderland venne sostituito da stalloni holstein e dal più atletico selle français. La razza venne ulteriormente migliorata con apporti di purosangue inglese e poi di anglo arabo e di olandese a sangue caldo. Il risultato è un esemplare alto circa 162 cm, possente e dai movimenti marcati, in cui l'agilità si associa ad arti solidi, piedi sani e temperamento tranquillo necesario per reggere la tensione della competizione. Questo nuovo protagonista nello scenario dei cavalli a sangue caldo è virtualmente adatto sia per il dressage sia per il salto.
Il collo piuttosto corto, non favosrisce la velocità; la testa è ben fatta e trasmette una sensazione d'intelligenza.
Il corpo è ben arrotondato, con una circonferenza toracica adeguata. La coda, attaccata alta, è ben portata.
 
 

martedì 11 settembre 2012

Cavallo Shagya-Arabo

Fino alla sua caduta, nella prima metà del XX secolo, il vasto impero austro-ungarico deteneva il monopolio dell'allevamento di cavalli in Europa. Alla fine dell'Ottocento la sua popolazione equina superava i 2 milioni di esemplari e il paese vantava le migliori scuderie del mondo. Il più antico allevamento ungherese venne fondato nel 1785. L'Ungheria è famosa per i superbi cavalli Arabi e Babolna è diventato il centro di selezione della razza.
Dall'incrocio nelle scuderie di Babolna tra stalloni di razza araba pura e fattrici purosangue inglesi nacque lo Shagya - Arabo, oggi allevato, oltre che in Ungheria, anche in tutta l'Europa centrale e orientale.
Lo Shagya riproduce le stesse fattezze dell'Arabo, ma forse presenta una migliore impalcatura ossea ed è più robusto rispetto, per esempio, all'attuale tipo "puro" egiziano. E' un cavallo versatile da utilizzare tanto nel traino che come soggetto da sella.
Il profilo dello Shagya- Arabo è identico a quello della pura razza araba, tanto che è difficile distinguerli. Nell'insieme, comunque, lo shagya è più grosso, con una costituzione più massiccia.
Come gli arabi di pura razza, lo shagya ha 17 costole, 5 vertebre lombari e 16 caudali. Ciò determina l'attaccatura alta della coda e la caratteristica linea del dorso.
Il muso è piccolo e affusolato, la pelle particolarmente sottile. La testa è dominata dai grandissimi occhi.
L'azione dello Shagya è unica, come quella di tutti gli arabi. Sembra che il cavallo, sciolto e agile, proceda su molle.
 
 

lunedì 10 settembre 2012

Cavallo anglo-arabo

L'anglo arabo ebbe origine in Inghilterra, ma oggi è allevato in molti paesi e in particolare in Francia. Questo cavallo è riconosciuto come razza mista, ma ancora non è stato stabilito uno standard.
Si tratta di un incrocio tra uno stallone purosangue inglese e una fattrice araba o viceversa, compresi i loro successivi reincroci. In teoria, un anglo arabo dovrebbe rappresentare la migliore combinazione tra l'arabo e il purosangue inglese: possedere cioé le qualità del primo - solida costituzione, resistenza e tenacia - associate alle dimensioni e alla velocità del secondo, ma senza averne il temperamento irruento.
La testa ha catteristiche somatiche più vicine al purosangue inglese che all'arabo: il profilo è diritto, le orecchie mobili e gli occhi molto espressivi. Benché non sia stato ancora stabilito uno standard, l'anglo arabo appare più simile al purosangue inglese anche nell'aspetto generale.
Il dorso è in genere corto e il torace profondo; le spalle sono molto inclinate e poderose.
Gli anglo arabi non sono veloci quanto i purosangue inglesi ma i soggetti migliori dimostrano una spiccata agilità, sono molto atletici e facilmente riconoscibili per la correttezza della loro azione.
 
 

giovedì 6 settembre 2012

Cavallo Alter- Real

Il portoghese Alter deve il nome alla cittadina di Alter do Chao, dove nel 1748 la razza venne creata nell'allevamento reale. Erano cavalli destinati all'equitazione d'Alta Scuola, alle corride e al traino delle carrozze.
Per conformazione l'Alter è diverso da tutte le altre razze spagnole. Questo vale in particolare per la struttura del dorso, per la lunghezza di pastorale, stinco e avambraccio e per la circonferenza toracica, che è molto ampia e profonda. A tali caratteristiche vanno ricondotte l'azione bizzarra dell'Alter e la considerevole flessione del ginocchio, entrambe qualità preziose in un cavallo da impiegare nell'equitazione classica basata sui principi delle scuederie barocche.
La testa è tipicamente spagnola sotto tutti i punti di vista. Il collo è corto, muscoloso e portato eretto, mentre la mascella non mostra tracce di cuscinetti adiposi che potrebbero ostacolare la flessione. La criniera è fine e folta.
Le spalle, che terminano in un garrese non troppo pronunciato, sono piuttosto corte e molto possenti. A differenza di tutte le altre razze spagnole, il torace è straordinariamente ampio e profondo.
Il dorso e la linea dorso-lombare, con la groppa che presenta l'inclinazione tipica di una coda attacata bassa, sono una delle peculiarità dell'Alter. I lombi, però, sono molto robusti.
 
 

mercoledì 5 settembre 2012

Cavallo lusitano

Il lusitano è la versione portoghese dell'andaluso. Ha una reputazione che incute soggezione, in quanto è la cavalcatura dei campinos, i mandriani che radunano i branchi selvaggi, e dei cavalheiros, che sfidano e sconfiggono i tori nelle corride portoghesi.
La testa è raffinata, con orecchi piccole e vigili e mascelle poco pronunciate. Il profilo è diritto e tendente al montonino.
Il collo è tarchiato e muscoloso e si inserisce bene tra le spalle. Queste ultime sono possenti e avvantaggiano l'azione elevata e vigorosa di questo cavallo dotato di grande intelligenza.
Il dorso è compatto, i lombi robusti e i quarti ben inclinati e potenti.
C'è un fuoco innato in questo cavallo sensibile e molto collaborativo, intelligente e dotato di incredibile coraggio e di un'agilità eccezionale.
 
 

martedì 4 settembre 2012

Cavallo andaluso

Nello sviluppo delle moderne razze equine, le influenze più significative sono quella dell'arabo e, in secondo luogo, del berbero. Tralasciando il purosangue, la cui storia inizia soltanto un paio di secoli fa, esiste una terza presenza: si tratta dell'andaluso, un tempo conosciuto come cavallo spagnolo.
Ha una bella testa che spesso presenta un profilo aquilino, senz'altro ereditato dal berbero.
I colori più diffusi sono il baio e soprattutto le varie tonalità del grigio oltre ad una caratteristica sfumatura vinosa. L'antico cavallo spagnolo annoverava anche ceppi maculati o bicolore. Il disegno del mantello dell'appaloosa americano e del pinto è stato ereditato dai cavalli spagnoli importati dai conquistadores nel XVI secolo.
Fra le caratteristiche peculiari dell'andaluso c'è la coda che è lunga e folta, spesso ondulata, e la fluente criniera, che rende il suo aspetto inconfondibile.
Il lipizzano discende direttamente dall'andaluso. Altre razze come il frisone, il frederiksborg, il kladruber, il cleveland bay, il connemara e il welsh cob devono molto a questo nobile cavallo.
L'azione è fiera e superba. Il passo è marcato e cadenzato, il trotto pieno di impulso, con il cavallo che solleva i piedi in modo evidente, il galoppo è liscio e spettacolare. Il naturale equilibrio, l'agilità e il "fuoco" dell'andaluso, insieme al suo passo caratteristico e al temperamento docile, ne fanno la razza più adatta per l'equitazione d'Alta Scuola.
 
 

lunedì 3 settembre 2012

Cavallo purosangue

Il purosange è la razza più pregiata del mondo e intorno a lui è sorta una vasta industria di allevamenti e corse di cavalli. E' stato selezionato in Inghilterra tra il 1600 e il 1800 dall'incrocio di un gruppo di cavalli da corsa locali con stalloni arabi importanti.
La testa del purosange ha una silhouette netta e molto raffinata; il muso è coperto da una pelle talmente sottile da lasciar intravedere le vene sottostanti. A differenza di quello degli arabi, antenati della razza, il profilo è diritto. Gli occhi sono grandi e attenti, le narici ampie, la mascella asciutta, le orecchie mobili e vigili.
L'ampiezza della circonferenza toracica permette la massima espansione polmonare, requisito essenziale in un corridore.
Il moderno purosangue è stato selezionato per raggiungere precocemente la maturità, così da poter partecipare alle corse già a due anni. Questa pratica è disastrosa e molti cavalli giovani cedono a causa degli sforzi ai quali vengono sottoposti.
L'azione del purosangue è lunga, morbida ed economica. La lunghezza degli arti posteriori dell'anca al garretto è tale da assicurare il massimo vantaggio possibile durante il galoppo.
Dotato di grande resistenza fisica e psichica, il purosangue è moto coraggioso. Come è facile intuire, si tratta comunque di un cavallo nervoso e sensibile, che può avere un carattere difficile.

domenica 2 settembre 2012

Cavallo berbero

Secondo solo all'arabo per importanza come fondatore di gran parte del mondo equino attuale, anche il berbero è un cavallo del deserto. Tipico del Marocco e di tutta l'Africa settentrionale, secondo un'ipotesi sarebbe derivato da un gruppo di cavalli selvaggi sfuggiti alla glaciazione.
La struttura del cranio è decisamente stretta e richiama la forma primitiva. Il sangue dell'arabo ha influito sulla conformazione della testa, anche se l'evidente profilo montonino rivela la presenza di un gene primitivo.
Il garrese è abbastanza definito, ma la spalla è piatta e sorprendentemente dritta per un animale di tale agilità. Il dorso, corto e molto robusto, finisce in una groppa spesso molto pronunciata, di solito la zona delle cinghie è ampia.
Il berbero ha l'attaccatura della coda bassa e anche il treno posteriore, obliquo, è molto diverso da quello dell'arabo.
Benché non colpisca né per le dimensioni né per le proporzioni generali, il berbero possiede uno straordinario vigore primitivo. E' rinomato per la sua velocità su distanze brevi. Non presenta l'azione fluida e leggera dell'arabo, ma è veramente tenace, resistente e robusto.
 
 

sabato 1 settembre 2012

Cavallo arabo

Il cavallo arabo è la razza più pura e più antica, selezionata da migliaia di anni.
L'influsso dell'arabo è evidente nella maggior parte della popolazione equina mondiale. E' noto che partecipò alla selezione del Purosangue, il quale superò il suo progenitore in altezza e in velocità, ma non certo in lealtà e robustezza.
La testa dell'arabo è inconfodibile e indimenticabile, corta, molto raffinata, con faccia marcatamente concava. Le narici sono eccezionalmente grandi, come pure gli occhi, lontano uno dall'altro e posti più in basso che nelle altre razze. Le orecchie sono piccole, fini, talvolta incurvate verso l'interno. La caratteristica principale della testa è il jibbah, protuberanza a forma di scudo posta tra gli occhi, che si estende fino alle orecchie e all'osso nasale: si tratta di un caso unico fra gli equini.
La criniera è fine e setosa. L'angolo formato dal collo e dalla testa ha una curva particolarmente ampia, che permette alla testa di girarsi con facilità in ogni direzione. Il garrese è arrotondato e le spalle sono ben distinte una dall'altra.
Il moderno arabo eccelle naturalmente in resistenza e viene impiegato soprattutto nelle gare di fondo, sebbene sia un fuoriclasse anche in altre discipline equestri. Viene allevato in gran numero e con estrema cura in tutto il mondo e costituisce il più importante miglioratore di sangue delle altre razze.
La conformazione dell'arabo dipende dalla particolare struttura dello scheletro. Questo cavallo ha 17 costole, 5 vertebre lombari e 16 vertebre caudali, invece delle 18-6-18 delle altre razze. A tale differenza anatomica va ricondotta anche l'attaccatura alta della coda.
L'azione viene definita "fluida", in quanto il cavallo si muove come un fiotto d'acqua che zampilla. L'arabo è fiero e coraggioso, ma possiede anche un'indole molto dolce.