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mercoledì 19 novembre 2014

Cavallo gioca in acqua

Un cavallo ha paura di attraversare un fiumiciattolo, dato che probabilmente ci si trova davanti per la prima volta. La ragazza che lo cavalca decide di scendere per mostrare all’animale che l’acqua non nasconde nessuna insidia. Per convincere il cavallo la ragazza comincia a giocare mettendo il piede nell’acqua.
Il cavallo è ancora titubante, la ragazza prova a tirarlo ma lui niente, resta fermo. L’animale poi si convince edentra nel fiumiciattolo dove scopre che l’acqua non gli fa paura. Il cavallo, forse a voler imitare la ragazza, una volta dentro comincia a far schizzare fuori l’acqua colpendola con lo zoccolo. La ragazza comincia a ridere e anche il cavallo sembra divertirsi molto.

giovedì 16 ottobre 2014

Campionato mondiale di completo dedicato ai cavalli giovani

Dal 16 al 19 ottobre i nostri azzurri se la vedranno con i binomi di oltre 22 nazioni a Le Lions D'Anger, in Francia nella Loira, per ilCampionato Mondiale di completo dedicato ai Cavalli giovani.
In campo Cosmos Baby, 6 anni montato dall'Appuntato scelto dei Carabinieri Nicola Datti, poi Una Della Favorita, 6 anni montata dal Sergente dell'Esercito Italiano Emiliano Portale, quindi Castlerichmond SRS, 6 anni montato da Roberto Rotatori e Oscar Site, 7 anni montato dall'Appuntanto scelto Nicola Datti. In bocca al lupo alle nostre giovani promesse cn coda e criniera!

sabato 11 ottobre 2014

Italia in finalissima a Barcellona

L’Italia ha staccato un biglietto per la finalissima della Furusiyya FEI Nations Cup di Barcellona in Spagna. 

Il team guidato dal tecnico e capo equipe Hans Horn e composto da Luca Maria Moneta su Neptune Brecourt (0), Piergiorgio Bucci su Casallo Z (4), Lorenzo De Luca su Elky vh Indihof (8) e Juan Carlos Garcia su Bonzai van de Warande (9) ha ultimato il primo round di qualificazione in programma oggi, giovedì 9 ottobre, al Real Polo Club della città catalana con un totale di 12 penalità e ha chiuso la sua prima gara in sesta posizione a pari merito con il Brasile. Gli azzurri, reduci dalla promozione in Divisione 1, si scontreranno a questo punto con le altre sette squadre più forti nella finalissima in programma sabato in notturna (ore 21.00). 
Anche in questa occasione gli azzurri sono scesi in campo con i colori di Loro Piana, sponsor ufficiale della Federazione Italiana Sport Equestri e sponsor tecnico del settore salto ostacoli FISE.

“Siamo molto contenti – ha dichiarato al termine della gara Hans Horn – per avere raggiunto questo prestigioso traguardo. Tutti i ragazzi hanno montato bene e sono sereni e concentrati per affrontare il gran finale di sabato sera. E’ senz’altro una bella soddisfazione essere rientrati nella super finale davanti alla Gran Bretagna”.

La vittoria della gara è andata all’Olanda (0), squadra campione del mondo in carica, seguita in seconda posizione dalla Svezia (0). Terzo posto a pari merito per Belgio, Canada e Germania (8), quindi Italia e Brasile, seste con 12 e Gran Bretagna ottava con 8. Sono questi i team che gareggeranno  nell’ultimo atto della Furusiyya FEI Nations Cup proprio sabato sera. 

Fuori dalle migliori al mondo in questa finale lo squadrone degli Stati Uniti, che ha chiuso in nona posizione (16). Il team USA è stato seguito in classifica nell’ordine dai padroni di casa (17), Australia e Francia, altra grande esclusa, (24), Qatar (29) e Venezuela (32).  Domani pausa per le migliori otto squadre, mentre quelle classificate dalla nona alla quattordicesima posizione disputeranno la Challenge Cup, una sorta di gara di consolazione riservata a chi non è riuscito a qualificarsi per il gran finale di sabato.

venerdì 10 ottobre 2014

Cavalli in fiera a Forlì

Gli animali arrivano in Fiera: novità assoluta il Salone del cavallo di Forlì

Sabato e domenica la Fiera di Forlì  ospiterà la seconda edizione di “Animali in Fiera”, la grande fiera dedicata a tutte le specie animali, per conoscerle da vicino e imparare come prendersene cura. La prima edizione ha riportato, dopo molti anni, gli animali vivi nei padiglioni fieristici di Forlì, richiamando oltre 20mila visitatori: un successo oltre le aspettative.  Grazie alla politica attuata da Romagna Fiere per favorire le famiglie, migliaia di bambini sono entrati gratuitamente, perciò l’azienda organizzatrice intende mantenere la scelta che lo scorso anno ha premiato organizzatori, espositori e visitatori.  ha presentato la seconda edizione il direttore di Romagna Fiere, Gilberto Tedaldi.
La manifestazione è volta a diffondere la conoscenza e l’amore per gli animali da compagnia e da cortile, nel più ampio senso del termine. Esperienza e professionalità  messe a disposizione da associazioni, enti, federazioni, allevatori, veterinari e fattorie didattiche, sono il valore aggiunto di questa manifestazione, che offre per tutta la famiglia dimostrazioni, fattorie didattiche, eventi collaterali e divulgativi, percorsi di conoscenza e divertimento. 
In fiera si potranno ammirare tantissimi animali, saranno presenti  rivenditori, allevatori  e fornitori di attrezzature che proporranno la più ampia selezione di prodotti per animali; dall'alimentazione alla cura, dalla toelettatura al benessere, fino agli accessori per la bellezza, la sicurezza e il trasporto. Non mancheranno punti  informativi  a disposizione di tutti coloro  che desiderano ricevere maggiori informazioni per un acquisto consapevole. La fiera si sviluppa in 5 padiglioni: uno spazio di 17mila mq in grado di ospitare oltre 300 espositori italiani ed esteri.  
Novità assoluta nel territorio forlivese, il Salone del Cavallo di Forlì,  dedicato al mondo equestre, ospiterà gare ed esibizioni che si alterneranno nelle due giornate della manifestazione. Evento centrale è  il 1° 'Gran premio Romagna Fiere' di salto ostacoli con trofei per la specialità di gimkana. Riconfermato, dopo l’esordio dello scorso anno, che ha riscosso un buon successo, il “Battesimo della sella”, dedicato ai i più giovani, che potranno vivere l’indimenticabile esperienza in sella a cavalli di piccola stazza. Non mancherà una completa gamma di offerte e novità per gli appassionati, comprendenti abbigliamento tecnico e sportivo, selle e attrezzature per l’equitazione, articoli vari per il cavallo e il cavaliere.
Per la prima volta a Forlì si esibirà l'artista equestre Bartolo Messina nello spettacolo “La libertà di Bartolo Messina e Charlie, il cavallo più piccolo del mondo.” Punto focale della performance, oltre alla spettacolarità delle figure e dei volteggi, sono il coinvolgimento emotivo e l’intesa tra l’artista e il cavallo, capaci di creare momenti di intensa partecipazione. Per completare l’offerta di divertimento, il gruppo Wild Angels coinvolgerà il pubblico con spettacoli di ballo western.  
Nel  padiglione A, uno spazio che rappresenterà i settori collegati alla filosofia di uno stile di vita naturale ed ecologico, come la cosmesi naturale, l’ alimentazione biologica e il risparmio energetico.  Questo nuovo settore è la risposta all'interesse dimostrato da tutte le generazioni e categorie sociali, nato dalla consapevolezza che la tutela dell’ambiente non coinvolge solamente alcuni settori, ma si persegue attraverso uno sviluppo sostenibile che  interessa la quotidianità di tutti, compresi i nostri amici a due e quattro zampe. Obiettivo di 'Natura e vita', è anche quello di sensibilizzare al consumo di prodotti a Km 0, offrendo la possibilità ai visitatori di acquistare prodotti tipici locali, genuini e senza costi aggiuntivi legati alla distribuzione, al trasporto o alla conservazione, contribuendo attivamente alla riduzione dell’inquinamento.

giovedì 9 ottobre 2014

Cavallo appaloosa

Origini e attitudini

Cavallo da sella e tiro leggero, originario degli Stati Uniti.
Resistente e duttile, viene impiegato nei rodei e negli spettacoli equestri, oltre ad essere un eccellente cavallo da turismo e da campagna. Discende dai cavalli introdotti dagli Spagnoli nel XVI secolo. I pellerossa che non conoscevano il cavallo, cominciarono ad impadronirsene e ad allevarli secondo i loro interessi. Il nome di questa razza deriva dal fiume Palouse che attraversa i territori un tempo abitati dalla tribù dei Nasi Forati (selezionatori di questa razza). Con l'annientamento della tribù nella seconda metà dell'Ottocento, la razza rischiò l'estinzione. Solo nel 1938 si ricostruì un ceppo ben selezionato e si riprese un allevamento serio con la creazione di un libro genealogico.

Caratteri morfologici

Tipo: mesomorfo.
Mantello: uno dei sei tipi che caratterizzano le tipologie di Appaloosa (fiocco di neve, leopardo, brina, marezzato, coperta macchiata, coperta bianca).
Altezza al garrese: 150 - 162 cm.
Peso: 400 - 500 kg.
Carattere docile e fedele.

mercoledì 8 ottobre 2014

Un proiettile in testa: ecco la fine di un cavallo che non serve più.

 Queste sono le foto che l’ippica non vuole che il pubblico veda. Mostrano Wigmore Hall con la gamba rotta durante una corsa all’ippodromo di Doncaster, e poi mentre viene colpito in testa da un veterinario. Le terribili immagini sono state scattate sotto copertura da Animal Aid, sabato 13 settembre e diffuse da Italian Horse Protection. Negli ippodromi britannici muoiono mediamente tre cavalli ogni settimana. Nascosto dietro uno schermo per non essere visto dal pubblico delle tribune, Wigmore Hall è stato brutalmente ucciso con un proiettile esploso col silenziatore. Due minuti prima si era frantumato la gamba anteriore sinistra, galoppando a tutta velocità in una corsa contro altri otto cavalli, a circa 600 metri dal traguardo. Durante la sua breve vita, questo cavallo di sette anni è stato sottoposto a un regime elevatissimo: nei suoi cinque anni “di carriera” ha gareggiato senza sosta, partecipando a 42 corse in totale. La grande maggioranza dei cavalli addestrati in Gran Bretagna gareggia raramente fuori da Inghilterra e Irlanda. Invece Wigmore Hall è stato fatto correre anche negli Stati Uniti, in Canada, Dubai, Singapore, Hong Kong e Francia, in aggiunta alla Gran Bretagna. 
Ha accumulato una somma immensa di premi in denaro per il suo proprietario Mark Hawtin e il suo entourage: in totale 1.334.814 di sterline. Ciò che gli veniva richiesto era notevole: rinchiuso in box per voli a lungo raggio; obbligato a correre nell’umidità estrema, a correre su superfici diverse, terreni e condizioni diversi e su distanze variabili, oltre ad essere sottoposto ad un addestramento che lo spingeva al limite. Oltre alla frenesia del competere contro altri cavalli, veniva incitato con la frusta per spingerlo al massimo sia fisicamente che mentalmente. Le sue ultime tre corse sono state disputate nell’arco di sole quattro settimane, dandogli un periodo di recupero minimo. Wigmore Hall, alla fine, ne ha pagato il prezzo con la sua vita. Più di 1000 cavalli nell’ippica hanno perso la vita sulle piste britanniche da marzo 2007. La gran parte delle loro storie è sconosciuta. Dietro un velo di segretezza il mondo dell’ippica, seguendo il regolamento dell’Authority britannica, rifiuta fermamente di fornire i nomi dei cavalli che vengono abbattuti negli ippodromi, o che spariscono dopo che la loro carriera viene considerata finita (per alcuni anche prima che sia mai iniziata): il loro destino è un mistero. Tuttavia, attraverso ricerche meticolose e la regolare frequentazione degli ippodromi, Animal Aid riesce a dare un nome a molti di quelli che muoiono prematuramente sulle piste: i loro dettagli sono pubblicati sul sito dedicato: Race Horse Deathwatch. 
Dichiara Dene Stansall, consulente di Animal Aid per l’ippica: “Il mondo dell’ippica dovrebbe vergognarsi di questi dati. Il povero Wigmore Hall era uno dei tantissimi cavalli che vengono abbattuti ogni anno perché sono stati spinti oltre i loro limiti sulle piste, oppure perché non hanno un valore commerciale". 

martedì 7 ottobre 2014

campionati italiani di dressage e paradressage

Il Nuovo Club Ippico Aretino ha ospitato questo week-end i Campionati Italiani di dressage e paradressage 2014, e le protagoniste di questa rassegna non potevano che essere Valentina Truppa e Sara Morganti. Truppa, in sella a Fixdesign Chablis, ha iniziato ottimamente nelle prove tecniche, ottenendo un punteggo di 140,986 davanti a Micol Rustignoli su Fixdesign Corallo Nero ed a Federica Scolari su Beldonwelt (136,112). La supremazia di questo binomio è poi stata ribadita quest’oggi nella prova Freestyle, dove Truppa ha chiuso con una percentuale pari al 75,250%, ancora davanti a Rustignoli (71,175%) e Scolari (68,875%).
Sara Morganti, reduce dalla vittoria di due medaglie iridate, si è invece imposta in entrambe le prove del grado IA del paradressage. In sella a Royal Delight, ha ottenuto un punteggio di 153,986 punti nel tecnico, sconfiggend Elisabetta Zodo su Complice della Ferleta (135,942) ed Elisa Plebani su Myten’s Magic (134,420). Nel Freestyle, invece, ha ottenuto un ottimo 79,000%, davanti a Plebani (68,167&) e Zodo (67,750%). Negli altri gradi del paradressage, doppiette per Silvia Ciarocchi su Royandic (IV),Federico Lunghi su Laudario (III), Francesca Salvadé su Muggel 4 (II) e Cristian De Mase su Midnight Oil (IB).
Nelle categorie giovanili, Lucia Berni ha ottenuto l’oro sia con i pony, in sella a Vlackt’s Thomas, che tra gli junior, questa volta in sella ad Ebony, mentre Annachiara Menin su Donatello Van de Helle si è laureata campionessa italiana della categoria young rider nel tecnico, con Alice Redaelli in sella a Bonaire vd Mottelhoeve che le ha risposto vincendo la prova Freestyle.
Per il salto ostacoli, invece, segnaliamo il Warm-Up della Coppa del Mondo di Shanghai, una prova contro il tempo con ostacoli posti ad 1,35 ed 1,40 metri. La vittoria è andata all’irlandese Cian O’Connor, che in sella a Wavanta ha ottenuto un percorso netto con il tempo di 61″24. Completano il podio il campione nazionale olandese Maikel van der Vleuten su Ziemar (62″77) e l’amazzone svizzera Jane Richard Philips su Urema (63″59).

lunedì 6 ottobre 2014

preparazione per Jumping Verona

La macchina organizzativa di Jumping Verona è già al lavoro a pieno regime per regalare ai tanti appassionati italiani una nuova edizione all’insegna della grande equitazione e dello spettacolo. D’ora in poi sarà un susseguirsi di date e scadenze che contribuiranno a dare forma e sostanza alla quarta tappa del girone Europa Occidentale della Longines FEI World Cup 2014/2015.
Giovedì 9 ottobre scade, infatti, il termine delle ‘iscrizioni in principio’ che permetterà già di individuare la ‘long list’ dei protagonisti del concorso scaligero. Venerdì 17 ottobre è invece la data di chiusura delle ‘iscrizioni definitive’ che ufficializzerà il lotto dei 45 partecipanti. In attesa che anche la Federazione Italiana Sport Equestri dirami l’elenco degli azzurri che gareggeranno a Verona, ci sono già alcune certezza. Roberto Arioldi  è ammesso di diritto perché miglior binomio della graduatoria del Circuito d’Eccellenza determinata sulla base dei risultati dei cinque Gran Premi Italia disputati in Italia quest’anno. Come dichiarato dal tecnico Hans Horn la rappresentativa azzurra verrà completata intorno ai nomi già definiti di Piergiorgio Bucci, Lorenzo De Luca, Juan Carlos Garcia, Emanuele Gaudiano e Luca Maria Moneta.
Per il quattordicesimo anno consecutivo Jumping Verona è uno degli eventi ‘clou’ della stagione indoor del salto ostacoli internazionale. Quarto delle dodici tappe in calendario nel girone della lega Europa Occidentale della Coppa del Mondo, il concorso scaligero fa parte della Longines FEI World CupTM . La Coppa del Mondo di Salto Ostacoli è giunta con la stagione 2014/2015 alla sua 37esima edizione. Le tappe di qualificazione sono 113 suddivise in 16 gironi (leghe) che toccano tutti i continenti. La finale del circuito programmata a Las Vegas, negli Stati Uniti d’America, dal 15 al 19 aprile 2015.

giovedì 2 ottobre 2014

Cura del cavallo in inverno

  • Se il tuo cavallo trascorrerà l'inverno all'aperto, in un clima invernale temperato, stai attento alla pioggia. Il freddo umido è molto meno tollerabile rispetto a quello asciutto, e dovresti prendere in considerazione la possibilità di coprirlo, nonché di assicurarti che ci sia accesso a una qualche forma di riparo, come un capanno, per consentire al cavallo di rifugiarcisi in caso di pioggia.
  • Informati su come rendere adeguato un fienile per l'inverno.
  • Punta a quattro-sei ore settimanali di cavalcata in inverno. Questo è specialmente importante se sei un amazzone che partecipa alle gare e ti rassicura del fatto che i cavalli giovani si abituino al lavoro richiesto loro.
  • Pianifica bene in anticipo. In inverno, i tempi di spostamento e di preparazione si allungano e i giorni si accorciano. Sii cosciente dei vincoli di tempo che interessano la tua abilità di cavalcare un cavallo e prenderti cura di lui.
  • Riscalda il morso prima di metterlo al cavallo. Fai scorrerci su dell'acqua calda, o usa un gel riscaldante per le mani non tossico. Se non hai accesso a nessuna delle due cose, rimuovi il morso dalla briglia e mettilo in tasca, vicino alla pelle, mentre prepari tutto il resto. Puoi anche respirare sul morso per riscaldarlo.
    • Un'altra alternativa è usare un morso di acciaio dolce, che non è tanto aggressivo e non diventa freddo come l'acciaio normale.
  • Pulisci bene gli zoccoli del cavallo. Stendi uno strato di spray da cucina antiaderente o della vaselina su questa zona; ciò preverrà che si creino delle formazioni di ghiaccio o di neve al loro interno.
  • Spazzola il cavallo. Questo non solo è utile per riscaldare i muscoli del cavallo, ma serve anche come un eccellente esercizio di riscaldamento per te.
  • Considera l'utilizzo di una coperta da equitazione per prevenire che i muscoli del cavallo si raffreddino mentre cavalchi. Questo è specialmente importante per un cavallo dal pelo corto o dalla cute sottile o per uno confinato a lungo in una stalla. Usala sia quando lo prepari per la cavalcata sia mentre lo cavalchi.
  • I cavalli sono soggetti anche a dei problemi cutanei in inverno, come la dermatofitosi, le punture causate dagli insetti nel giaciglio, la tigna e le infezioni dei graffi. Mantieni il quadrupede pulito, ordinato e appropriatamente medicato. Attento a non coprire un cavallo bagnato o a usare delle coperte che non gli permettono di traspirare: ciò può causare un accumulo di umidità. Consulta subito il veterinario per trattare i problemi cutanei.

sabato 27 settembre 2014

Tecnica per la cura del cavallo

Legare il cavallo nel box, o, se possibile ai due venti in scuderia, per poter girare intorno al cavallo in tutta tranquillità. 

Striglia - massaggiare tutto il mantello con la striglia, particolare "raspa" in ferro o gomma di forma ovale dotata di dentellatura. Cominciando dal collo, con un movimento circolare della mano, scendendo piano piano lungo il corpo e le zampe, fino al ginocchio, facendo attenzione che sotto la pancia il cavallo potrebbe soffrire il solletico. La striglia va pulita ogni tanto battendola leggermente contro la parete per far cadere a terra lo sporco raccolto. 

Bruscone, grande spazzola con setole in radica o sintetiche. Dopo la striglia il manto del cavallo va spazzolato energicamente sempre partendo dal collo.

Ogni tanto il bruscone va strofinato energicamente contro la striglia per ripulirlo. 

Spazzola morbida ha il compito di eliminare i residui di sporco e lucidare il pelo e si utilizza col movimento circolare utilizzato con la striglia e il bruscone. 

La testa va pulita con delicatezza, evitando la zona intorno agli occhi, passando prima il bruscone e poi la spazzola per finire con una spugna inumidita per pulire la zona degli occhi, del naso e della bocca.

Spugnaper la pulizia del cavallo servono due spugne diverse una per il muso e l'altra per i genitali.

Quindi con una spugna pulire con delicatezza i genitali, sollevando la coda. 

Per ciuffo e criniera usare una spazzolina in plastica di quelle comunemente usate per i capelli.

Coda, per non strappare e rovinare di crini della coda durante la pulizia, è necessario dividere la coda in tante piccole ciocche per spazzolarle poco alla volta, dopo aver cosparso la coda con un balsamo districante e lucidante per sciogliere i nodi e rendere i crini morbidi. 

Lucidatura , l'ultimo tocco del grooming è la lucidatura del mantello. Spruzzare il lucidante per pelo su uno straccio di lana e passarlo in un ultimo massaggio circolare su tutto il mantello.

martedì 23 settembre 2014

cura giornaliera del cavallo



La pulizia quotidiana del cavallo serve a eliminare le incrostazioni di sudore che si formano nella zona della sella e delle cinghie del sottopancia ed i residui di fango o sabbia, che, se non rimossi potrebbero causare escoriazioni, dette fiaccature. 

Compiendo le quotidiane operazioni di pulizia svolgiamo anche un massaggio benefico sul mantello e sui muscoli sottostanti (sotto il mantello, scorrono i "muscoli pellicciai" che il cavallo utilizza abitualmente per scacciare le mosche con la vibrazione del mantello che tutti notiamo) stimolando la circolazione dei vasi sanguigni e riscaldando la muscolatura.

La pulizia del piede è fondamentale per la buona salute dell'unghia che, se trascurata a lungo, rischierebbe addirittura di imputridire.

Bisogna ripulire regolarmente gli zoccoli dai residui di lettiera, terra e sabbia, almeno due volte al giorno, prima e dopo il lavoro. 

Oltre che per mantenere sano il piede del cavallo, è un modo per verificare che non ci siano sassolini, vetri o altri corpi estranei incastrati tra l'unghia e il ferro e che i tessuti del piede non siano troppo molli o eccessivamente secchi.

Usando il nettapiedi, l'apposito attrezzo in ferro o plastica dotato di impugnatura con la parte terminale a uncino, togliere dagli zoccoli i residui di terra e sabbia e cospargere lo zoccolo con grasso idratante ed emolliente per le unghie, utilizzando un pennello. 

Il grasso va applicato due volte la settimana, ma d'estate, quando il cavallo viene sottoposto a frequenti lavaggi e a docce rinfrescanti, o se andando in campagna si attraversino pozzanghere e corsi d'acqua, è necessario applicare il grasso più spesso per evitare che l'unghia si screpoli.

lunedì 22 settembre 2014

Chi è il cavallo? Vive bene nei box?

Chi è veramente il cavallo? A questa domanda non è semplice rispondere: «Della mente del cavallo sappiamo pochissimo  l’abbiamo sempre considerato una sorta di motocicletta, un animale addestrato a rispondere meccanicamente ai nostri comandi». E studiare questi equini in condizioni davvero naturali non è facile. I cavalli che vediamo galoppare liberi e selvaggi nei film western, come in Gli spostati, di John Huston (1961) in realtà non sono animali selvatici, ma rinselvatichiti. Erano animali domestici che sono scappati, o sono stati abbandonati e sono tornati alla vita naturale. Perché i veri cavalli selvatici, in America, si sono estinti circa 10.000 anni fa, probabilmente per colpa dell’uomo. 
Furono poi gli Spagnoli, nel XVI secolo, a riportare i cavalli in quelle terre e quelli che vediamo nei film sono i loro discendenti. 
In Europa l'estinzione è più recente: il cavallo di Przewalski – una specie rimasta selvatica - si è estinto negli anni ’50
Purtroppo molto spesso negli allevamenti i cavalli sono trattati in modo tale da non assecondare le loro esigenze etologiche: spesso vengono strappati troppo presto alla madre e vivono in isolamento nei box mangiando solo due volte al giorno (invece che per tutta la giornata come farebbero in libertà). Questo può portare a diversi problemi comportamentali: tic, vizi, stereotipie. Come il cosiddetto “ticchio di appoggio”, ovvero appoggiare gli incisivi superiori sulla staccionata, il ticchio aerofagico (aspirare continuamente aria), fare il “ballo dell’orso”, girare in cerchio, battere continuamente il terreno con una delle zampe anteriori e così via.



Per migliorare la salute – soprattutto “psicologica” - di questi animali, sarebbe opportuno rendere più confortevoli le condizioni di vita negli allevamenti. A cominciare dal tempo che passano chiusi nei box. 

martedì 9 settembre 2014

Cavalli in branco

Il cavallo allo stato brado tende ad associarsi a suoi simili e a costituire branchi.
La vita in branco comporta seguire precise regole di vita, che sono fondamentali per assicurare la sicurezza, la stabilità, e la sopravvivenza del branco stesso.
La piccola società che si crea all’interno di un branco non è assolutamente paritaria.
Esiste invece una ben precisa gerarchia sociale, con un leader, e dove i soggetti più grandi, forti, e anziani dominano gerarchicamente gli altri soggetti.
Le dinamiche sociali di un branco di cavalli sono molto simili a quelle umane.
Anche tra i cavalli, i puledri tendono a stare insieme tra di loro (al pari dei nostri teenager).
Come pure si sviluppano relazioni a due, molto simili alla nostra “amicizia”, che non sono assolutamente legate a motivazioni sessuali.